Perchè le ricorrenze servono. Auguri per un 2016 ricco di soddisfazioni

Perché le ricorrenze servono: a commemorare oppure a rinnovare. Occasioni di memoria e di speranza, per tornare indietro con gli occhi e la mente. Oppure, al contrario, per proiettarci in avanti.

Ilvo Diamanti


Nel 2015 abbiamo pubblicato 45 newsletter, indirizzate a 358 iscritti alla mailing list. Il blog #pa è stato visitato da 11.671 utenti unici per 14.981 sessioni, per 22.074 pagine visualizzate. Il sito è stato visitato da 28.745 utenti unici in 34.305 sessioni, per 48.775pagine visualizzate. Al blog dedicato al diritto amministrativo (#pa), abbiamo affiancato un blog dedicato al diritto civile (#civis). Abbiamo organizzato un incontro di formazione dedicato alla legge della Regione Lombardia sul consumo di suolo, pubblicato sul sito articoli di dottrina e aggiornato i materiali esistenti, supportato un evento culturale.  Nel 2016 lanceremo un servizio di condivisione della newsletter via WhatsApp. 

Facciamo tutto questo anche grazie alle vostre segnalazioni e agli stimoli che ci inviate.

A tutti voi un augurio per un sereno S. Natale e un 2016 ricco di soddisfazioni!  

Avv. Antonio Spallino
Avv. Lorenzo Spallino
Avv. Barbara Casillo
Avv. Alice Galbiati


Auguri di Buone Feste

Auguri di Buone Feste

Chiusura festività natalizie

Nell'augurare a tutta la Clientela un sereno Natale e nuovo anno ricco di soddisfazioni, comunichiamo le aperture/chiusure dello Studio nel periodo natalizio:

  • 24 dicembre: studio chiuso
  • 28, 29 e 30 dicembre: studio aperto;
  • dal 31 dicembre al 6 gennaio: studio chiuso.

Impugnazione: ammissibilità della produzione solo in appello dei documento posti a fondamento della richiesta monitoria


La Corte di Cassazione, con la sentenza , Sez. Unite n.14475 del 10/07/2015, ha affrontato la questione circa il carattere "nuovo" o meno della produzione in appello di documenti che erano stati in origine depositati con il ricorso per ingiunzione, ma non erano stati  in origine depositati nel corso del giudizio di opposizione.

La Corte sul punto, ha  affermato il principio secondo cui l'art. 345, terzo comma, c.p.c. (nel testo introdotto dall'art. 52 della Legge 26 novembre 1990, n.353, con decorrenza dal 30 aprile 1995) , deve essere interpretato nel senso che, i documenti allegati alla richiesta di decreto ingiuntivo, anche qualora non siano stati nuovamente prodotti nella fase di opposizione, non possono essere considerati nuovi e pertanto, se allegati all'atto di appello contro la sentenza che ha definito il giudizio di I grado, devono essere ritenuti ammissibili.

La sentenza n. 14475 del 10/072015 delle Sez. Unite della Corte di Cassazione è rintracciabile sul sito della Corte di Cassazione all'indirizzo http://www.italgiure.giustizia.it/sncass/ .

Veicolo difettoso: è il concessionario, e non la casa produttrice, a essere tenuto alla sua sostituzione.

La presenza di numerosi problemi di funzionamento di una autovettura costituisce elemento di non conformità al contratto di vendita con conseguente obbligo del concessionario di sostituzione dell'autovettura con altra di medesima marca e modello, ai sensi dell'art. 129 (Il venditore ha l'obbligo di consegnare al consumatore beni conformi al contratto di vendita) e 130 (In caso di difetto di conformità, il consumatore ha diritto al ripristino, senza spese, della conformità del bene mediante riparazione o sostituzione. Il consumatore può chiedere, a sua scelta, al venditore di riparare il bene o di sostituirlo, senza spese in entrambi i casi, salvo che il rimedio richiesto sia oggettivamente impossibile o eccessivamente oneroso rispetto all'altro) del Codice del Consumo.

Il Tribunale di Palermo, con sentenza 17 novembre 2015, n. 6589, ha anzitutto affermato che legittimata passiva è la concessionaria degli autoveicoli e non l'azienda produttrice, poiché diversa la fattispecie di cui all'114 ss. del Codice del Consumo in punto responsabilità del produttore per il danno causato da prodotti difettosi, e che nel caso concreto il veicolo acquistato difettava delle qualità e prestazioni abituali di un bene dello stesso tipo (in particolare, l'affidabilità) che il cliente avrebbe potuto ragionevolmente aspettarsi tenuto conto anche del messaggio pubblicitario utilizzato per quel tipo di autoveicolo, giuste le risultanze della C.T.U.
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